Rho Fiera, 21 aprile 2012, Salone del Mobile.
Ore 17.30 una cinquantina di attivisti del centro sociale SOS Fornace e del Punto San Precario di Rho hanno bloccato l’accesso ai tornelli d’ingresso della metropolitana, consentendo provocatoriamente e simbolicamente l’accesso gratuito alla metro.
Tutti muniti con maschera di Enrico Pazzali, Amministratore Delegato e Showman di Fiera Milano – aprono lo striscione Oggi si viaggia gratis. La mobilità è un diritto non un lusso davanti ai tornelli di ingresso della Metro bloccandone l’accesso. L’ingresso manuale veniva aperto da altri Enrico Pazzali permettendo l’accesso gratuito.
Cartelli, adesivi, flyers, volantini e megafono spiegavano i perché dell’iniziativa rilanciando la Campagna Fagliela Pagare! petizione e boicottaggio nei confronti di Fiera Milano per modificare la sua policy aziendale nei riguardi del territorio.
Incuriositi e divertiti i visitatori , una signora ringrazia, alcuni leggono e si informano.
Chiare le nostre richieste:
- Introduzione della tariffa unica ed integrata fino a Rho Centro uniformando le tariffe extraurbane fino a Rho con quella urbana di Milano (1,50€)
- Costituzione di un fondo per la mobilità pubblica e l’accessibilità ai mezzi pubblici finanziato anche da un contributo economico annuale da parte di Fiera Milano
Dopo anni di promesse di posti di lavoro (40mila) e ricadute economiche positive per il territorio nulla è stato dato a questo territorio. In compenso Fiera Milano ha potuto beneficiare di soldi pubblici per costruire le infrastrutture funzionali al polo fieristico, in particolare: una nuova stazione ferroviaria anche per l’alta velocità, il prolungamento della MM1 e la riorganizzazione della viabilità attorno al polo: bretelle autostradali, ponti, strade, rotonde, parcheggi.
Fiera Milano è uno dei principali protagonisti di Expo 2015 sia con una partecipazione del 27% alla società Arexpo (che vede anche la partecipazione dei Comuni di Milano e di Rho, Provincia e Regione) sia grazie alla vendita dei propri terreni ad Arexpo stessa per un valore di 66 milioni – ovviamente di denaro pubblico – e venduti a prezzo di mercato nonostante risultino inquinati da idrocarburi e metalli pesanti per un 10% della
Fiera Milano è una multinazionale con ramificazioni all’estero che sfrutta il territorio e calpesta i diritti dei lavoratori, come l’inchiesta del Fatto Quotidiano Lavoro nero, caporalato e nessun diritto L’altra faccia del Salone del Mobile di Milano ha documentato, oppure licenziando 70 lavoratori in seguito a un piano di ristrutturazione che ha riguardato anche altre società del gruppo, oppure chiedendo la precettazione durante gli scioperi dei trasporti ottenuta sia durante il Macef sia proprio per il Salone del Mobile in occasione dello sciopero generale della Cgil.
Ente Fiera continua il suo arricchimento e sembra proprio il momento giusto per consegnarle il conto e pretendere un suo contributo economico alla mobilità del territorio.
L’ azione di oggi si inserisce in un percorso che non riguarda solo Rho ma tutta l’ area metropolitana e sarà uno dei temi portati all’interno della Global-MayDay del 1° Maggio.
